Il 12 marzo è stata approvata dal Parlamento europeo la direttiva Case green con l'obiettivo di raggiungere la neutralità climatica per il 2050. Alti i costi per adeguare le abitazioni, devastante l'impatto sul mercato per le case non energeticamente efficientate
Estratto e rielaborazione dell'articolo di requadro.com del 13 marzo 2024
Il 12 marzo è stata approvata dal Parlamento europeo la direttiva Case green (Epbd, Energy performance of buildings directive), il cui scopo è fissare una tabella di marcia e un piano di azione per la riqualificazione energetica degli edifici residenziali europei.
La direttiva cambia l’angolo, ovvero il fulcro è la media dei consumi del patrimonio edilizio nazionale. dei singoli stati Il tutto con esclusione di edifici particolari quali quelli storici, di cui l’Italia è ricca, quelli agricoli, militari e quelli usati solo temporaneamente.
Gli obiettivi
I due obiettivi intermedi sono la riduzione delle emissioni al 2030 e la neutralità climatica al 2050, il tutto in uno scenario dove in Italia, il settore edilizio ha un peso significativo sui consumi nazionali.
Le emissioni degli edifici rappresentano nel paese il 20% di quelle nazionali di gas serra legate all’energia. Inoltre, l’Istat riporta che oltre l’82% degli edifici in Italia sono residenziali, cioè 12 milioni sui 14,5 milioni totali e si tratta di stabili mediamente antiquati, dove 6 su 10 hanno un’età media di 59 anni, con classe media di classe energetica G oppure E. (Fonte Enea)
I prossimi passi
2025.
stop agli incentivi per le caldaie a gas (ancora proponibili quelli per i sistemi ibridi){alertWarning}
2028:
gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero e tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno avere impianti fotovoltaici{alertWarning}
2030:
gli edifici dovranno aumentare l’efficienza del 16% e le nuove costruzioni dovranno essere a emissioni zero{alertWarning}
2032:
obbligo di impianti fotovoltaici negli immobili ristrutturati{alertWarning}
2035:
il comparto residenziale dovrà portare il risparmio di energia al 22% e il non residenziale dovrà ridurre i consumi energetici al 26% {alertWarning}
2040:
stop alle caldaie a gas{alertWarning}
2050:
raggiungimento dell obiettivo emissioni zero di tutto il patrimonio immobiliare {alertSuccess}
Quanto costa riqualificare una casa
L'impatto sul mercato
Il valore economico dell'efficienza energetica
Negli ultimi 2 anni i prezzi degli immobili residenziali in classe A sono cresciuti del 13%, quelli in classe B, C e D del 10%, mentre quelli individuati dalla direttiva (classe E, F e G) sono praticamente sulla parità.
Il divario tra immobili in classe A e classi E, F e G è già oggi di circa 1.000€/mq, gap che le previsioni di Immobiliare.it Insights (nel grafico di seguito) vedono in costante aumento fino al 2030.
Le case green aumenteranno sempre più il valore. Le altre lo perderanno.
Il grafico individua, a partire dal 2016, l'evoluzione dei prezzi delle abitazioni collocate in classe energetica bassa (colore marrone), media (colore giallo) e alta (colore verde).
Se in passato il valore delle diverse classi energetiche era trascurabile agli occhi sia dei venditori che dei compratori, nel tempo il divario è cresciuto tanto che oggi - a fine 2023 - tra una casa in classe G e una in classe A c'è già una differenza di circa 1.000 €/mq. Le proiezioni elaborate da Immobiliare.it prevedono che nel 2030 una casa in classe energetica bassa arriverà a valere anche 2.000 euro/mq in meno di una casa in classe A.