Le compravendite diminuiscono in tutti i capoluoghi, con un calo di oltre il 20% a Milano e Bologna. Le metrature oltre i 100 metri quadri e le case da ristrutturare le più penalizzate.
I prezzi tengono e in alcuni casi salgono ma si aspetta un calo nella seconda metà del 2023 dovuto all'aumento dello stock di case disponibili sul mercato
Secondo le ultime statistiche regionali dell'Agenzia delle Entrate, rese note l'8 giugno, nel I trimestre 2023 (sullo stesso periodo del 2022) le compravendite di abitazioni nuove e usate sono in calo dell’8,3 per cento a livello nazionale che raggiunge il 13% nelle principali città italiane e si ferma al 10% nella Capitale.
Il quadro delle principali città
- I tassi sono negativi per tutte le città, ma Bologna e Milano si distinguono per i cali più elevati, con tassi tendenziali del -23,9% e del -22,9% rispettivamente.
- Si accodano Roma, con una diminuzione a due cifre che supera il 10%, e Firenze, dove il calo supera il 9 per cento.
- A Torino e Napoli la diminuzione è del 7%, mentre è più contenuta a Genova e Palermo, dove il dato negativo è del -5,5% e -4,4%, rispettivamente.
La situazione a Roma
Andamento numero di compravendite a Roma (2012-2023)
Dopo un lungo periodo di sofferenza (2012-2020) e il boom degli anni 2020-2022 oggi le transazioni sono calate del 10% rispetto alla rilevazione precedente{alertInfo}
Andamento compravendite 2022-2023. Confronto Roma/Milano
Nella capitale il numero di transazioni immobiliari è sceso del 10,3% rispetto all'anno precedente e del 6,1% rispetto al trimestre precedente (IV trim. 2022).
A Milano il calo del numero di transazioni è di quasi il 23% rispetto all'anno precedente.{alertInfo}
Soffrono i tagli Superiori ai 100 mq e le case da ristrutturare
Numero di abitazioni compravendute per metratura a Roma
Nel 1° trimestre 2023 a Roma sono state compravendute poco più di 8.000 abitazioni, la maggior parte delle quali con una metratura compresa tra 50 e 115 mq{alertInfo}
Calano le compravendite delle case più grandi
Come si vede nella tabella, il numero di compravendite scende con l'aumentare della superficie delle abitazioni. Il massimo calo si registra infatti per immobili con metratura superiore a 145 mq ed è minimo per le abitazioni fino a 85 mq{alertInfo}
Per Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro studi di Abitare Co – il calo degli scambi riguarda principalmente abitazioni oltre i 100 metri quadri e da ristrutturare
Pare essersi esaurita la spinta della ricerca di spazi più ampi del periodo post pandemia: calano infatti gli acquisti degli appartamenti in generale, ma in particolare di quelli con superfici superiori ai 100 metri quadrati. Se ci saranno ripercussioni sui prezzi di vendita, dovremo aspettare probabilmente la seconda parte dell’anno per registrare un calo in primis delle abitazioni più vecchie e da ristrutturare
Per i prezzi, si attende ancora
In Italia, secondo l’Istat, i prezzi delle abitazioni nel quarto trimestre del 2022 mostrano un tasso tendenziale di crescita del +2,8% rispetto allo stesso trimestre del 2021.
Andamento dei prezzi 2015-2023
La crescita tendenziale è da attribuirsi sia ai prezzi delle abitazioni nuove che aumentano del 4,6%, in accelerazione rispetto al trimestre precedente (era +2,9%), sia ai prezzi delle abitazioni esistenti (che pesano per più dell'80% sull'indice aggregato) che aumentano del 2,4% decelerando lievemente rispetto al terzo trimestre 2022 (era +2,9 per cento).
Quando ci sarà un repricing?
Per Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma, è impossibile prevederlo.
"Forse presto o forse mai. Dipenderà dall’andamento delle imprese, dall’occupazione. Se la crisi economica colpirà duro e in maniera prolungata la vedremo nei prossimi mesi. Ma se sarà più leggera e sarà superata in tempi brevi, potrebbe anche non arrivare mai o essere poco percettibile"
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