Secondo un'indagine Fimaa-Confcommercio la metà degli operatori immobiliari registra un calo delle compravendite di immobili residenziali nel primo quadrimestre del 2023 mentre i prezzi tengono e in alcuni casi salgono. Cresce la domanda di case in affitto con un rialzo dei canoni.
Boom del turismo ricettivo nella Capitale dove gli affitti sono saliti del 7% rispetto all'anno precedente e si prevede un'ulteriore aumento
Rielaborazione dell'articolo di Diego Micucci su Agenparl del 25 maggio 2023
“Dopo due anni di livelli record di scambi abitativi il mercato rifiata – commenta Santino Taverna, Presidente di Fimaa – il 46,1% dei nostri operatori, quindi praticamente uno su due, si attende un calo ancora più accentuato nel secondo quadrimestre dell’anno. I prezzi invece continueranno a crescere, nel secondo quadrimestre dovrebbero guadagnare un ulteriore 5,5%”
Compravendite?
Calano (di poco) sia la domanda che l'offerta con prezzi stabili o in crescita
Per quanto riguarda le compravendite in particolare, sono calate sia la domanda che l’offerta di immobili, o quantomeno si sono attestate agli stessi livelli del quadrimestre precedente. I prezzi delle cessioni invece sono nella maggior parte dei casi stabili.
I fattori che spingono il mercato – prosegue Taverna – sono
- la richiesta di immobili in classe energetica elevata,
- le agevolazioni per i giovani,
- il mercato della locazione che traina anche l’investimento immobiliare,
- le abitazioni ristrutturate
A frenare le transazioni, invece, per il 41,8% dei nostri operatori è soprattutto l’adeguamento alla classe energetica nei tempi stabiliti dalla Commissione Europea.
Il peso dell'efficienza energetica?
Cresce più al nord che al sud
L’Indagine evidenzia che c’è ancora una differenza marcata di sensibilità sulle classi energetiche degli immobili. Per gli acquirenti di tutta Italia è diventato un parametro importante.
Al sud e nelle Isole c’è una buona percentuale che considera indifferente il parametro (43,1%, contro il 52,2% che lo valuta importante). Chi vende invece ha un’opinione diversa, nella maggior parte dei casi ritiene questo parametro di scarso rilievo.
Solo al Nord Italia c’è una maggiore sensibilità, anche se
coloro che lo reputano importante risultano il 19,4%.
In generale, nel 75% dei casi dell’indagine non traspare una diminuzione delle
compravendite di immobili di classe energetica inferiore.
Leggi anche questo articolo dove si vede come al nord una casa in classe A possa costare anche il 40% in più di una in classe G
Gli affitti?
Sempre più cari perché cresce la domanda e diminuisce l'offerta
Per quanto riguarda gli affitti, infine, gli operatori Fimaa nel primo quadrimestre dell’anno hanno registrato un aumento della domanda e una diminuzione dell’offerta.
I canoni sono nella maggior parte stabili o in aumento.
Sull’andamento del prossimo quadrimestre, il 49,4% degli operatori prevede che il numero di contratti resterà inalterato, mentre il 33,6% ipotizza un incremento.
Trend simile per quanto riguarda i canoni di locazione con il 60,9% degli operatori che prevede stabilità e un 38,3% che ne ipotizza la crescita.
E a Roma?
Prezzi stabili, domanda in aumento, boom delle attività ricettive
Estratto dell'articolo di Laura Cavestri su Il Sole 24 Ore Real Estate del 25 maggio 2023
Il mercato residenziale di Roma registra un aumento della domanda interna, trainata dalla convenienza economica della città e dalla sua migliore qualità della vita rispetto ad altre aree geografiche.