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Affitti brevi: divieti, tasse, burocrazia e sanzioni. La nuova proposta scontenta tutti

Per arginare i soggiorni brevi vengono inasprite le sanzioni per chi affitta un solo giorno (il minimo è due) e chi utilizza più di due appartamenti per locazioni brevi decade dalla cedolare secca. 


Estratto e rielaborazione dell'articolo di Paola Pierotti su IlSole24Ore del 7 settembre 2023 

Anche l’Italia prepara la stretta sugli affitti brevi. Ieri sera l’ufficio legislativo del Ministero del Turismo ha inviato alle associazioni che hanno partecipato ai lavori di discussione di questi mesi la nuova bozza del provvedimento per mettere un argine al proliferare degli appartamenti destinati ad affitti turistici brevi nelle città e nelle località più apprezzate [...]


Il nuovo testo sugli affitti brevi

[...] Il nuovo testo ha lo scopo di fornire una disciplina «uniforme a livello nazionale nonché di contrastare il fenomeno dell’abusivismo nel settore».

Si esclude, quindi, la responsabilità dell’overtourism e dello spopolamento dei centri storici, facendo leva anche sui dati che rilevano l’esiguità del numero di immobili destinati a questa finalità (meno del 2% a livello nazionale) rispetto all’importante patrimonio di immobili vuoti (pari a 9,5 milioni, circa il 27% del parco immobiliare complessivo).{alertInfo}



Tra le novità del testo: 

l’innalzamento delle sanzioni fino a 5mila euro per chi affitterà una casa per una sola notte. [...] Il soggiorno non può essere inferiore a due notti nelle zone territoriali omogenee che rivestono carattere storico, artistico e di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi.{alertWarning} 

l’obbligatorietà di un codice identificativo nazionale, il Cin (che sostituisce quello regionale) che però diversamente dalla precedente versione viene collegato all’immobile e non specifica che può essere chiesto dal proprietario o da un gestore. {alertWarning}

una sanzione da 500 a 5mila euro e l’immediata rimozione dell'annuncio per chi non espone il Cin {alertWarning}

una sanzione fino a 8.000 euro per appartamento per chi non richiede il Cin.{alertWarning}

vengono eliminate le deroghe (presenti nella prima bozza di maggio, ne abbiamo parlato in questo articolo) concesse se la parte conduttrice è costituita da un nucleo familiare numeroso composto da almeno un genitore e tre figli.{alertWarning}

anche le case singole vengono sottopposte alla stessa disciplina degli alberghi in termini di normativa antincendi e di strumentazione per la rilevazione del monossido di carbonio (apparati non obbligatori in una normale casa d'abitazione), mentre era già previsto dalle normative regionali che gli impianti fossero a norma.{alertWarning}

Scende, inoltre, da 4 a 2 il limite di appartamenti, dello stesso proprietario, in locazione breve (da 1 a 30 notti) che sul territorio nazionale possono essere tassati con cedolare secca. Ogni proprietario in tutta Italia, che abbia più di due appartamenti messi a reddito con gli affitti brevi, sarà escluso dalla cedolare secca e costretto ad aprire partita Iva con l’obbligo di iscriversi al registro imprese e tenere la contabilità{alertWarning}


Le critiche: una bozza che non piace ai proprietari, agli albergatori, ai costruttori

Estremamente insoddisfatta l’Aigab, l’associazione italiana gestori di affitti brevi. 


Marco Celani,
presidente Associazione italiana gestori affitti brevi (Aigab) 

«Di fatto – ha spiegato il presidente di Aigab, Marco Celani – sono state accolte richieste del mondo alberghiero volte a introdurre limitazioni attraverso complessi adempimenti [...] volte a rendere meno conveniente il ricorso a questo strumento (come quelle del minimum stay, quindi possibilità di affittare una casa solo soggiornando almeno due notti) o rendere più complicata la vita del proprietario (costringendolo a diventare imprenditore nel caso abbia tre o più immobili, mentre prima la soglia era di cinque). 
Ancora, è stato rimosso ogni riferimento alla figura dei gestori professionali, categoria di imprenditori che oggi conta circa 30mila professionisti, che si intravedeva nel precedente documento con la richiesta all’Istat di un codice Ateco specifico».

Federalberghi ringrazia il ministro dell’impegno ma manifesta comunque qualche critica di merito


Bernabò Bocca,
presidente Federalberghi 

«Continuiamo a ritenere e a ribadire – spiega il presidente Bernabò Bocca – che chi acquista due appartamenti e li può affittare nei week end (perché il limite delle due notti consente di farlo nel fine settimana) non sta facendo un’integrazione del reddito familiare ma una vera attività commerciale, che deve essere tassata come quella di tutti gli altri imprenditori. Per noi è fondamentale – rileva – che il limite (il cosiddetto minimum stay) salga a tre notti, oppure si deve fare il cambio di destinazione da abitativo a commerciale con tutta la normativa e la tassazione che ne consegue. Inoltre troviamo che la norma di New York sia la cosa migliore. È possibile affittare solo se l’host vive nello stesso appartmento: tu a casa tua, dove abiti, puoi fare quello che vuoi ma se lo fai in un altro appartamento è un investimento, un’attività commercial a tutti gli effetti».

Confedilizia, per bocca del presidente Giorgio Spaziani Testa considera la proposta lesiva del diritto costituzionale di disporre della propria casa in libertà.


Giorgio Spaziani Testa,
presidente Confedilizia

Difficile commentare - dice Spaziani Testa -  se non si ha neppure chiaro quale sia lo scopo dell’ennesima normativa sul tema. Quel che è certo è che si tratterebbe di una grave limitazione del diritto di proprietà, che farebbe a pugni con la nostra Costituzione, e di una misura concettualmente sbagliata, non essendo con i divieti che si governano i fenomeni, bensì con gli incentivi. Oltretutto, determinerebbe inevitabilmente un aumento dei prezzi di alberghi e simili (già esplosi dopo la pandemia) e un dirottamento dei turisti su Paesi diversi dall’Italia, con nocumento per la nostra economia. Vogliamo tutto questo?

Dario Galvagno

Agente immobiliare associato Keller Williams, già giornalista e comunicatore d'impresa, fondatore del blog Roma Real Estate News.

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