Già oggi nella Capitale le case in classe D valgono fino all'8% in più rispetto a quelle in classe G e in futuro la forbice sarà sempre più larga.
Le direttiva europea "case green", inoltre, invita le banche a privilegiare i mutui per le case energeticamente efficienti e a ridurli per quelle che non lo sono.
La classe energetica degli edifici è una pratica fortemente incentivata dall’Unione Europea nell’ottica degli obiettivi programmatici del Green Deal, ma è soprattutto un elemento fondamentale da prendere in considerazione nell’ambito delle valutazioni immobiliari.
Infatti, dato per assodato che il valore di un immobile sta anche nella sua capacità di produrre reddito, tutti gli esperti concordano che l’efficientamento energetico ed il suo eventuale risparmio economico rappresentano ormai una vera e propria forma di “redditività”.
Questo aspetto diventerà sempre più chiaro e comprensibile ai futuri acquirenti.
Naturalmente questo valore non è lo stesso in tutto il territorio all’interno del raccordo anulare della Capitale, ma varia da zona a zona.
Banche: più difficile ottenere mutui bancari per case in classe energetica bassa.
In quest’ottica, un aspetto per nulla secondario è anche la recente raccomandazione, sempre nell’ambito della direttiva Green Deal, che afferma: “si richiede ai prestatori di mutui ipotecari, tra cui banche, investitori e qualsiasi altro istituto finanziario pertinente (…) di aumentare la prestazione energetica mediana del portafoglio di edifici coperti dai loro mutui ipotecari per il 2030 e il 2050 (…)”.
Queste nuove prescrizioni lasciano intendere che le banche saranno chiamate a concentrare i loro budget in maniera prevalente su finanziamenti per l’acquisto di immobili in classi energetiche “virtuose”{alertWarning}
Confronto tra una casa in classe G e una in classe D
[...] Vista l’attuale fase di mercato, dove si stanno già assimilando le nuove direttive dell’Unione Europea sul fronte dell’efficientamento energetico minimo previsto per il 2033, è importante evidenziare soprattutto il confronto e l’eventuale plusvalore economico – sempre a parità di caratteristiche e metratura – sviluppato tra un immobile in classe intermedia (ad esempio, la classe D) ed uno in classe G [...]Dallo studio emerge che un immobile in classe energetica D all’interno del comune di Roma vale attualmente in media un +4% in più rispetto ad immobili simili in classe G presenti nella stessa zona di mercato.
Inoltre, si evince che un classe D su un classe G, può esprimere un risparmio medio fino ad un 50% in termini di costo annuo per climatizzare a 20° C.
Naturalmente questo valore non è lo stesso in tutto il territorio all’interno del raccordo anulare della Capitale, ma varia da zona a zona.
Per tale ragione, la ricerca ha diviso Roma in 5 macrozone (quadrante nord-ovest, quadrante nord-est, quadrante sud-ovest, quadrante sud-est e centro) in modo da presentare un dato più puntuale.
All’interno di questa suddivisione, la zona sud-est è quella che ha il valore medio superiore a tutte le altre.
Ricordiamo che in questo quadrante fanno parte – tra gli altri – quartieri come Eur, Cinecittà e Centocelle. Qui, un immobile in classe D vale il +5% in più rispetto ad uno in classe G (+1 rispetto alla media generale).In questa zona, le migliori performance si raggiungono nei quartieri di Pigneto, San Lorenzo e Casal Bertone, dove si raggiunge un plusvalore del +7%.{alertSuccess}
- Al contrario, le zone nord-est e sud-ovest esprimono entrambe un valore aggregato sotto la media generale, attestandosi su un +3%.
Di questi due quadranti fanno parte quartieri importanti come Policlinico, San Basilio, Marconi e Garbatella.
- Come le zone nord-est e sud-ovest, anche il centro della città si attesta di 1 punto percentuale sotto la media cittadina, esprimendo un +3%.
Di questo quadrante fanno parte quartieri come Trastevere, Aventino e San Giovanni.
- Ma è, soprattutto, il centro storico a risultare – come prevedibile – ancora troppo poco sensibile al coefficiente attestandosi al +1%.
Di contro, gli immobili in classe D che ottengono i migliori risultati in questo quadrante si trovano nei quartieri di San Giovanni e Prati dove il valore medio è più del +4%.
- In linea con la media generale è invece la zona nord-ovest della città che esprime appunto un valore pari al +4%.
Dentro questo quadrante, però, bisogna sottolineare che ci sono due quartieri che spiccano in positivo rispetto a tutti gli altri.
Stiamo parlando della zona Cassia/Grottarossa dove un immobile in classe D esprime un interessante +8% rispetto ad un classe G; e la zona Trionfale e Monte Mario dove si raggiunge un +6%.
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